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Parliamo di uno strumento con cui le aziende misurano e comunicano le proprie prestazioni in ambito sostenibile, valutando non solo i risultati economici, ma anche gli impatti ambientali e sociali delle loro attività.

È importante per diverse ragioni.

Innanzitutto, consente alle organizzazioni di valutare il loro contributo alla sostenibilità, identificando aree di miglioramento per ridurre l’impatto ambientale e adottare pratiche più responsabili.

Aiuta a prevenire i rischi legati a fattori ambientali, come la volatilità dei prezzi delle materie prime o il rispetto di normative più stringenti.

Ed inoltre consente di fruire di un vantaggio competitivo soprattutto in un contesto socio-economico in cui i consumatori e gli investitori sono sempre più attenti alla sostenibilità.

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Come ottenere il bilancio di sostenibilità

Per redigere un bilancio di sostenibilità, è necessario:

  • individuare indicatori di performance legati a impatti ambientali, sociali ed economici, allineati a standard riconosciuti come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU o le linee guida del Global Reporting Initiative (GRI).
  • analizzare informazioni sui consumi di risorse, emissioni, gestione dei rifiuti, impatti sociali, ecc.
  • analizzare l’impatto ambientale e sociale delle attività, inclusi emissioni, consumo di acqua e pratiche lavorative.
  • elaborare un rapporto chiaro e trasparente che presenti i risultati aziendali rispetto agli obiettivi prefissati.
  • divulgare i risultati in modo accessibile agli stakeholder.

CSRD ed ESRS: nuove direttive europee

Nell’ambito del bilancio di sostenibilità dobbiamo considerare che le nuove direttive europee hanno ampliato gli obblighi di rendicontazione non finanziaria, includendo anche le PMI quotate e richiedendo la verifica esterna dei dati ESG (ambientali, sociali e di governance).

Tra queste normative includiamo la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). Questa direttiva, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, punta a migliorare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni di sostenibilità.

Gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), invece, supportano la CSRD fornendo linee guida omogenee su vari temi, tra cui:

  • cambiamento climatico
  • biodiversità
  • diritti dei lavoratori e governante

Come interviene mixa

L’introduzione di CSRD ed ESRS comporta sfide operative e organizzative, come la necessità di raccogliere dati ESG complessi e cooperare con la filiera produttiva per garantire l’accuratezza delle informazioni.

I nostri consulenti offrono supporto in tutte le fasi del processo di redazione del bilancio di sostenibilità, dall’analisi delle lacune alla raccolta dei dati e alla redazione del bilancio.

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