Nuovo bando da oltre 33 milioni di euro per sostenere la competitività delle PMI
Il 3 novembre 2021, la Giunta della Regione del Veneto ha approvato un nuovo bando per la concessione di contributi a favore delle piccole e medie imprese. Sono stati messi a disposizione 33 milioni e mezzo di euro per dare una risposta al mondo delle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di favorirne il riposizionamento competitivo rispetto ai mercati, in ottica di economia circolare e di sostenibilità ambientale, sfruttando anche la digitalizzazione. Con il provvedimento varato in Giunta si intende dare una risposta forte al mondo del manifatturiero e dei servizi alle imprese, che chiedono strumenti e risorse a sostegno dell’innovazione e della trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Il bando, in particolare, promuove la trasformazione in chiave 4.0 delle imprese, perché la digitalizzazione del sistema produttivo rappresenta, insieme alla sfida della sostenibilità ambientale, il più importante fattore di crescita delle imprese per i prossimi decenni.
Soggetti beneficiari
Micro, piccole e medie imprese (PMI) appartenenti ai settori manifatturiero e dei servizi alle imprese. L’impresa al momento della presentazione della domanda, a pena di inammissibilità, deve possedere i seguenti requisiti:
- Essere regolarmente iscritta come “Attiva” al Registro delle Imprese.
- Esercitare un’attività economica classificata con codice ISTAT ATECO 2007 primario e/o secondario nei settori indicati nell’Allegato C.
- Avere l’unità operativa, o le unità operative, in cui realizza il progetto imprenditoriale in Veneto. La predetta localizzazione deve risultare da visura camerale. Qualora, all’atto della presentazione della domanda, l’impresa non abbia l’unità operativa interessata dall’intervento sul territorio della Regione del Veneto, l’apertura della stessa deve avvenire entro la prima domanda di pagamento.
- Non essere in difficoltà (ai sensi del regolamento generale di esenzione per categoria) al 31 dicembre 2019.
- Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposta a procedure concorsuali in corso o aperte nei suoi confronti antecedentemente la data di presentazione della domanda.
Interventi e spese agevolabili
Sono ammissibili i progetti di investimento volti allo sviluppo di attività esistenti. Sono ammissibili le spese relative a beni materiali, beni immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
- Macchinari, impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo (sono compresi in questa voce di spesa anche tutti gli interventi funzionali a processi di “Transizione 4.0”). I beni devono essere nuovi di fabbrica e funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Rientrano nella presente categoria di spesa anche gli interventi di efficientamento energetico se indicati in una diagnosi energetica ante-intervento, e gli autoveicoli per uso speciale e i mezzi d’opera di cui all’art. 54, comma 1, lett. g) e n) del D.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 e s.m.i. “Codice della Strada” (purché di categoria ambientale Euro 6).
- Programmi informatici e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti, quali brevetti e know-how concernenti nuove tecnologie di prodotti, processi produttivi e servizi forniti, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 50% delle spese di cui alla lettera a).
- Spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da Accredia o da corrispondenti soggetti esteri per la specifica norma da certificare, delle certificazioni UNI EN ISO 14001:2015, UNI CEI EN ISO 50001:2018, “ReMade in Italy”, “Plastica Seconda Vita”, “FSC Catena di Custodia”, “Greenguard” e della registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009); la spesa massima ammissibile per ciascuna tipologia di certificazione è pari a euro 5.000,00 (cinquemila/00), con esclusione di eventuali tasse, imposte e spese anticipate. Sono ammissibili al contributo le spese per:
- Consulenza qualificata finalizzata all’ottenimento della certificazione.
- L’ente di verifica e di certificazione.
- La realizzazione delle indagini finalizzate all’analisi ambientale iniziale (a titolo di esempio: analisi delle emissioni, analisi degli scarichi, carotaggi, analisi fonometriche).
- Premi versati per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relative alla fideiussione necessaria per la richiesta di anticipo del contributo. Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 10% delle spese di cui alle precedenti voci a), b) e c).
Sono ammesse le spese sostenute e pagate interamente dalla PMI a partire dal 1° novembre 2021 ed entro il termine perentorio del 14 febbraio 2024. In caso di acquisizione tramite operazioni di leasing finanziario si precisa che saranno riconosciuti esclusivamente i canoni di leasing riferiti al periodo di ammissibilità della spesa (1° novembre 2021- 14 febbraio 2024).
Tipologia e ammontare del contributo
Contributo a fondo perduto pari al 30% delle spese rendicontate ammissibili:
- Contributo MIN 24.000,00 € a fronte di una spesa minima pari a 80.000,00 €.
- Contributo MAX 150.000,00 € a fronte di una spesa pari o superiore a 500.000,00 €.
Presentazione della domanda
I contributi di cui al presente Bando sono concessi sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria (NO CLICK DAY). La domanda di sostegno potrà essere presentata a partire dal 25 novembre 2021, fino alle ore 12.00 di giovedì 9 febbraio 2022.