Con il Decreto n.179 del 12 maggio 2021, il Ministero della Transizione ecologica istituisce, definisce e dettaglia compiti e funzioni della figura del Mobility Manager, una nuova figura che promuove e realizza interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone.
Questa figura si colloca in un contesto più ampio che vede la sostenibilità un fulcro fondamentale nel mondo del business e nella vita di tutti noi cittadini. La mobilità sostenibile è un sistema ideale dei trasporti che permette di ridurre l’impatto ambientale del settore, rendendo al contempo gli spostamenti più efficienti e veloci. ll settore dei trasporti ha un impatto significativo sull’ambiente, ma la mobilità sostenibile coinvolge un insieme di soluzioni che danno vita ad una mobilità che sia vantaggiosa per l’ambiente, ma anche per le persone.
Per «favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato», dice la legge, le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti ubicate nei comuni con più di 50 mila abitanti devono adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale, e nominare «un mobility manager con funzioni di supporto professionale alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali».
Il Mobility Manager:
- Può essere di due diverse tipologie (MM aziendale e MM d’area per le Pubbliche Amministrazioni)
- Fìgura preposta al compito di migliorare e promuovere forme di mobilità sostenibile e collabora all’adozione del piano di mobilità sostenibile
- Promuove interventi per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente, per la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane
- Agevola la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane, attraverso l’attuazione di interventi di mobilità sostenibile
- Promuove il mobility management, ossia l’adozione di misure “soft” per il governo della mobilità
- Ha il compito di razionalizzare e ottimizzare gli spostamenti sistematici del personale
- Promuove il trasporto collettivo introducendo forme innovative di trasporto meno inquinanti che puntino a ridurre l’uso individuale dell’auto privata
- Elabora e supporta l’adozione del PSCL (Piano degli spostamenti casa lavoro)
- Provvede all’adeguamento del PSCL anche sulla base delle indicazioni ricevute dal comune territorialmente competente, elaborate con il supporto del mobility manager d’area
- Verifica l’attuazione del PSCL, anche ai fini di un suo eventuale aggiornamento, attraverso il monitoraggio degli spostamenti dei dipendenti e la valutazione, mediante indagini specifiche, del loro livello di soddisfazione
- Ha comprovata esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela dell’ambiente
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Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL)
Il PSCL è una misura/strumento di pianificazione finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato ed individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato.
Il PSCL viene previsto all’art.3 del Decreto 12 maggio 2021 ed è stato regolamentato con DM del 4 agosto 2021 del Ministero della transizione ecologica. L’iniziativa si inserisce nel programma di sviluppo e valorizzazione delle politiche di mobilità urbana sostenibile.
I benefici e vantaggi riscontrabili, attraverso l’attuazione delle misure previste dal proprio PSCL, sono:
- Per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto
- Per l’impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta, in termini economici e di produttività
- Per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici
- Finalizzati ad una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico locale, oltre che a realizzare un coordinamento tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano
Il PSCL si applica a imprese e pubbliche amministrazioni[1], con singole unità locali con più di 100 dipendenti[2], ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti
Sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un PSCL del proprio personale dipendente, piano che ogni anno deve essere rivisto e adottato e trasmesso al Comune territorialmente competente entro quindici giorni dall’adozione.
Il Comune, con il supporto del mobility manager d’area d’intesa con il mobility manager aziendale che abbia operato in supporto nella redazione del Piano,
- Individua eventuali modifiche al PSCL
- Può stipulare con l’impresa o la pubblica amministrazione che lo ha adottato, intese e accordi
Le imprese e le pubbliche amministrazioni che non rientrano nell’obbligo tra quelle di cui al precedente comma 1 possono comunque procedere facoltativamente all’adozione del PSCL del proprio personale dipendente.
Il decreto è entrato in vigore il 27 Maggio 2021 quindi è necessario per i nuovi soggetti interessati, solo per l’anno in corso, adottare i PSCL entro il 23 Novembre 2021.
[1] di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
[2] Al fine della verifica della soglia dei 100 dipendenti in ogni singola unità locale, si considerano come dipendenti le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando o altro.
Come può supportarti Mixa?
Fase 1
Attività di assessment e predisposizione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL)
- Inquadramento normativo ed applicabilità alla realtà aziendale
- Sopralluogo in azienda per la definizione delle caratteristiche/dotazioni aziendali
- Individuazione Mobility Manager interno/esterno
- Predisposizione della modulistica (ed eventuale integrazione con i sistemi di gestione già esistenti in azienda)
- Analisi del contesto mobilità, soluzioni di micro-mobilità e mobilità condivisa
- Implementazione e stesura PSCL
- Interfaccia con il “Mobility Manager d’area” del comune competente
- Definizione piano comunicazione ed implementazione
- Definizione PSCL da inoltrare per valutazione al comune competente
Fase 2
Revisione PSCL dopo parere del comune competente
- Revisione del PSCL in relazione alle richieste del “Mobility Manager d’area” del comune competente
- Analisi delle richieste e possibili integrazioni
- Ridefinizione PSCL
- Pianificazione adozione PSCL
A seguito attuazione del PSCL, viene richiesta una rivalutazione e implementazione annuale dello stesso
FASE 3
Revisione e monitoraggio
- Revisione dello stato di applicazione del PSCL adottato
- Comprensione stato implementazione e comunicazione del sistema
- interfaccia con il “Mobility Manager d’area” del comune competente
- Analisi delle richieste e possibili integrazioni
- Ridefinizione PSCL
FASE 4
Revisione PSCL dopo parere del comune competente (1 volta all’anno)
- Revisione del PSCL in relazione alle richieste del “Mobility Manager d’area” del comune competente
- Analisi delle richieste e possibili integrazioni
- Ridefinizione PSCL
- Pianificazione ed adozione nuovo PSCL
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